Forse nessun paese al mondo, come il Giappone, è oggi così al centro dello scenario politico ed economico planetario. Punto di riferimento per le principali scelte economiche e produttive anche dei nostri paesi, cartina di tornasole della solidità industriale dell’occidente, modello di organizzazione sociale da adorare o da esecrare, senza mezzi termini il Giappone con le sue megalopoli è anche, e vuole essere, il Giappone del passato.
Poiché il Giappone è un arcipelago che si estende per oltre 3.000 km da nord a sud, il suo clima varia molto e si passa da zone con clima sub-artico (Hokkaido) a zone con clima sub-tropicale (Okinawa). Nella regione di Honshu l’inverno è generalmente rigido mentre l’estate è afosa ed umida, nelle altre regioni sono abbastanza distinte le 4 stagioni caratterizzate dalle esplosioni di colore soprattutto durante la primavera (fioritura dei ciliegi) e l’autunno (arancio delle foglie degli aceri).
La moneta nazionale è lo Yen, il cambio attuale è di circa 158 yen per 1 Euro.
È necessario essere in possesso di passaporto individuale con validità minima di 3 mesi. In caso di soggiorni superiori a 90 giorni è necessario il visto d’ingresso.
Non c’è alcun obbligo di vaccinazioni.
8 ore rispetto all’Italia ( 7 ore quando è in vigore l’ora legale).
La lingua ufficiale è il giapponese. L’inglese è abbastanza diffuso nei giovani e le insegne e i cartelli stradali riportano la doppia scrittura: giapponese/inglese.
Il voltaggio è di 100 volt, 50Hz, (nell’est del paese) 60Hz (nell’ovest comprese Nagoya, Kyoto e Osaka). È indispensabile utilizzare un trasformatore di corrente per gli strumenti elettrici portati dall’Italia.
Quasi sempre la cucina giapponese viene identificata in un coloratissimo piatto di sushi ma oramai la cucina del Sol Levante con tutti i suoi più svariati piatti, è rivalutata e apprezzata in tutto il mondo. Tempura, sashimi, sukiyaki, sono ormai parte della cultura mondiale: assaggiateli in Giappone sarà un’ulteriore scoperta.
Il popolo giapponese è rinomato per essere un popolo di grandi lavoratori ma non per questo mancano i locali notturni. Tralasciando i numerosi bar, i giovani si radunano negli Izakaya, tipo di pub in vero stile giapponese dove si serve birra, cocktail o sakè accompagnati dai più di
versi piatti e sono aperti fino a tarda notte. A Tokyo i quartieri più vivaci sono Roppongi, frequentato dalla comunità straniera e dove sorgono le innumerevoli discoteche e night club, Ginza quartiere raffinato ed elegante, Shibuya, Shinjuku ed Harajuku, frequentatissimo dai giovanissimi alla moda.
L’aspetto che più colpisce della capitale del Giappone è la sua energia. Tokyo è una città in cui i ritmi incalzanti della cultura consumistica si scontrano con i momenti di quiete che sono retaggio delle antiche tradizioni. È una frenesia assoluta temperata dalla più placida calma zen. Se è vero che la parte più attiva e vivace della sua personalità non è esente da aspetti negativi, come i complessi residenziali ad alveare e i palazzi di uffici con accanto strade sopraelevate intasate dal traffico, Tokyo continua comunque a essere la sfavillante vetrina del ‘miracolo’ giapponese del secondo dopoguerra.
La città, con i suoi centinaia di templi e giardini, fu la capitale dell’impero tra il 794 e il 1868 e rimane tuttora il centro culturale del Giappone. I suoi giardini rastrellati di ciottoli, i tetti dei templi contornati in maniera voluttuosa e i misteriosi santuari shintō corrispondono esattamente ai classici stereotipi che qualsiasi visitatore occidentale si è fatto sul Giappone. Con la cifra incredibile di 1600 templi buddisti, 400 santuari shintō, un paio di palazzi e dozzine di giardini e musei, Kyoto rappresenta la vera miniera culturale del Giappone. Inoltre, è sede di ben 17 strutture antiche e giardini che l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
Famosa per la schiettezza dei suoi abitanti e per la sua cucina sostanziosa, Osaka unisce un ricco patrimonio storico e culturale con i piaceri di una moderna città giapponese. Di sera si accende di luci al neon che allettano la gente con promesse di tako-yaki (palline di polpo fritto), divertimenti e fiumi di birra. Spesso definita ‘brutta’ dai turisti, Osaka in effetti dà ancora il meglio di sé di notte con l’illuminazione dei neon, anche se sono stati avviati lavori di rinnovamento per rendere più allettante anche alla luce del giorno la sua distesa di cemento punteggiata di saloni di pachinko. Le costruzioni in corso sul lungomare stanno cercando di ripristinare la sua immagine di città portuale, creando al tempo stesso nuovi motivi d’interesse per i turisti.
Città dalla grande tradizione buddhista, costellata da 6 grandi tempi di faraoniche dimensioni e immensa bellezza, Nara è anche famosa per la natura verdeggiante dei suoi molti parchi, dove girano tranquillamente molte specie animali, tra cui anche cervi che non temendo l’uomo si lasciano avvicinare dai turisti.
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